Com’é difficile insegnare agli uomini la differenza fra emozione e sentimento

Crescono con l’idea che “di certe cose é meglio non parlare”. Confondono la pancia con il cuore. Faticano a gestire la rabbia. Non si rassegnano a una storia finita.Tocca alle donne far capire loro che amare non significa possedere. Tratto da un’intervista con lo scrittore Massimo Gramellini.

La prima cosa da insegnare ai maschi qual’é?

“Il significato della parola amore. Amare non significa possedere, ma lasciare liberi”.

Diseducazione sentimentale?

“Ignoranza sentimentale. Non si distinguono i sentimenti dalle emozioni. Si confonde la pancia col cuore. Ma la rabbia, che é un’emozione, é diversa dall’amore, un sentimento”.

Che meccanismi scattano nella testa di un’uomo abbandonato da una donna?

“Il punto é sempre lo stesso:io ti amo e quindi “sei mia”. Se mi lasci né io né te possiamo più vivere. Questa passione, che può sfociare nel femminicidio, é quasi un’attenuante che dimostra quanto fosse grande il mio sentimento. È terribile pensare che la persona che ci ha amato ci lasci, magari per un’altro. Ma é dalla reazione che abbiamo in quel momento che si riconosce un’uomo, un vero maschio”.

Il vero maschio? Qual’é il vero maschio?

“Quello per il quale la M non significa muscoli, ma maturità. A volte gli uomini capiscono pochissimo delle donne. Ma una cosa gli uomini dovrebbero impararla: le donne sono affascinate dal coraggio. Amano le energie forti, ma non violente. E niente é più attraente di un’uomo che ha coraggio”.

Che coraggio deve avere un uomo che é stato lasciato?

Non continuare a molestare la sua ex. Gli unici casi in cui ho visto donne tornare dagli uomini che avevano lasciato é stato quando i maschi, pur non condividendola, hanno accettato la loro scelta. Le hanno rispettate. sono spariti”.

Bisogna accettare di perdere?

“Si, questo é il messaggio che bisogna far arrivare ai maschi. Non il possesso”.

La storia del possesso non é nuova: sono migliaia di anni che i maschi pensano che la donna sia una loro proprietà.

“Infatti bisogna mettere in chiaro una cosa:la percezione di un fenomeno non significa che il fenomeno sia nuovo. Vuol solo dire che non era stato registrato in tutta la sua enormità. Il fatto che oggi ce ne accorgiamo, che lo denunciamo, anche grazie ai media, é già un passo avanti. Possiamo pensare a un cambiamento”.

Che peso ha la famiglia oggi nell’allevamento del maschio a valori diversi?

“Prima ancora della famiglia contano la pubblicità, la televisione, i giornali,i libri. Bisogna cambiare il modello culturale. Se si continua a veicolare certe immagini del corpo femminile, alimentiamo certi meccanismi nel cervello maschile”.

Parlando con chi é a contatto con gli adolescenti si scopre che i ragazzi sono particolarmente gelosi. Cosa ne pensa?

“Viviamo in una società dove tutto é precario, i giovani maschi vivono nell’ansia dell’instabilità. L’atteggiamento morboso viene anche dal bisogno di voler avere un punto fermo nella vita”.

Cosa direbbe a un giovane maschio?

“Il punto fermo sei tu. E non in senso egoistico. Oggi bisogna “essere”, non “avere”.

Voi cosa ne pensate? A me piace moltissimo l’ultima citazione…..

IL PUNTO FERMO SEI TU. oggi bisogna “ESSERE”, NON “AVERE”.

1 commento su “Com’é difficile insegnare agli uomini la differenza fra emozione e sentimento”

  1. Alcune volte può fare male, un male che ti lacera dentro al quale non sai dare spiegazioni razionali poiché è generato da forti emozioni ma, AMARE vuol dire anche perdonare e lasciare andare chi hai o avevi al tuo fianco e permettergli di fare il suo cammino che non deve essere, necessariamente, uguale al tuo!

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