Ore 5.02 la poca luce che filtra attraverso le finestre illumina con discrezione le pareti della camera.
Mi siedo sul letto. Mi guardo attorno. Osservo i piccoli quadri alle pareti con i fiori color pastello che con la luce delle prime ore del giorno creano figure particolari: il viso di una donna, il profilo di un delfino, il mare.
Chiudo gli occhi portando le mani al viso, mi stiracchio e con un piccolo balzo dal letto sgattaiolo fuori dalla camera per dirigermi in cucina.
Forse, pensandoci bene, questo è uno dei momenti che amo di più di tutta la giornata.
Il momento in cui lasci vagare il pensiero lasciando riaffiorare i sogni notturni, l’attimo in cui senti che la natura, le emozioni, la vita che si sta risvegliando.
Percepisci ancora la magia delle notti che ti permettono di ascoltare l’oltre.
Al di la del silenzio, dell’oscurità, dell’immaginazione e dei sogni.
Il gorgoglio della Moka mi riporta con il pensiero nella mia cucina, servo il caffè bollente in una tazza tutto colorata che mi ricorda l’infanzia dei miei figli… quanti ricordi, e quante emozioni… emozioni paragonabili a quelle vissute qualche giorno prima quando incontro nel mio studio una Signora che da subito mi trasmette grande carisma e forza.
Una donna curata, ma con un’umiltà d’animo che si coglie dalle sue parole e dai suoi movimenti delicati.
La osservai con grande stima e quasi con un filo d’imbarazzo perchè da subito capii di avere di fronte un’animo con un grande bagaglio di vita.
Le mie parole iniziarono a sgorgare timidamente ma colme di emozioni.
Poco dopo la stanza inizió a tingersi di colori pastello e iniziai a percepire una presenza femminile molto forte vicino alla donna.
Mi resi conto subito che questa bellissima donna che si mostrava con un abito azzurro molto chiaro, con i capelli scuri e gli occhi verdi come il mare non era sola nel mondo spirituale ma accompagnata da un ragazzo anche lui molto bello, con un viso sottile e un sorriso dolcissimo.
Le due bellissime e preziose presenze desideravano comunicare con grande forza e da subito mi portarono grandi dettagli ed evidenze della loro vita terrena.
Mi colpi molto l’immagine che mi mostrarono legata ad una grande casa con arcate e facciate con rose rosse che si arrampicavano sulle pareti.
Sentii un gradevole e intenso profumo di lievito e pane, vidi degli spazi grandi all’interno della dimora con i muri ricoperti da carta da parati con grandi fiori disegnati.
Un soggiorno con grande camino e una grande pendola che scandiva le ore.
Il ragazzo sorrideva e mostrava una grande cucina dove io mi senti avvolta da farina, zucchero e vidi un’enorme cesto colmo di pane appoggiato sopra ad un grande banco di lavoro.
Mi mostrarono un cavallo a dondolo di legno e una vecchia trottola colorata.
Vidi che all’esterno della casa c’era una grande corte con al centro un pozzo con un secchiello appeso ad una grande catena.
Mi mostrarono degli animali da cortile quali galline e conigli che potevano correre tra il giardino e il cortile.
Il fratello mi fece sentire il nome “Gigi” che era il diminutivo di Luigi, il loro nonno panettiere che ora era al loro fianco nel cielo.
Vidi delle lacrime sgorgare sul viso della dolce Signora e con voce rotta dalla commozzione inizió a raccontarmi che le due entità erano sua sorella e suo fratello trapassati entrambi per malattia in pochi anni.
Mi raccontó che la casa apparteneva alla famiglia del loro papà e che ai tempi della loro infanzia c’erano ancora i nonni che erano panettieri, pasticceri e che questa immensa cucina che mi mostravano era il laboratorio dove tutta la famiglia lavorava e dove producevano pane e dolci per molti paesi della zona.
La donna mi spiegó che la casa dopo il trapasso del caro fratello e della cara sorella è rimasta a lei e nel tempo furono svolti molti lavori di ristrutturazione ma senza stravolgere le mure e i ricordi di quella proprietà.
Infatti la Signora mostrandomi la foto mi permise di notare come la proprietà è rimasta intatta, con le grandi rose rosse che arrampicano le pareti e il pozzo al centro della corte.
In quell’istante ci furono fortissime emozioni che fecero vibrare la stanza.
Sono le emozioni più forti, uniche e che si possono provare solo quando si entra nella parte più profonda del cuore.
La figure lentamente si assottigliarono e sentii l’energia diventare più debole e delicata.
Avvisai la Signora che la sorella e il fratello si stavano congedando e lei delicatamente mi disse:
“Prisca gli ho percepiti fortemente al mio fianco, è un pó come se gli avessi nuovamente abbracciati.
Non avrei mai pensato di percepire così tante evidenze dall’Universo e non credevo di poter sentire tanti profumi e ricordi riaffiorare attraverso la mia pelle come se li stessi vivendo in questo momento.
Questo incontro per me è stato di vitale importanza.”
Quanta dolcezza, quante emozioni… nulla sveglia un ricordo quanto un profumo, un oggetto, un luogo.
I ricordi d’infanzia riaprono il cuore e permettono alle memorie di riaffiorare.
In questa lunga notte di pensieri sento di dover ancora una volta ringraziare il cielo per poter vivere a metà tra lui e la terra e per regalarmi ogni giorno doni immensi ❤️
Grazie cara Flavia, grazie Gigi e grazie “L” e “A” per questo bellissimo viaggio nel cuore e nei ricordi ❤️ #medianità #crescitapersonale #MessaggiAngelici #cielo #angeli #emozioni #ricordi #profumi #percezioni #colori #priscadelgrande