Caro papà

Ore 6.45 di questa mattina, mentre dormo profondamente vengo svegliata da un fastidio alla pianta dei piedi, mentre due zampe pelose calano sulle mie spalle e una lingua ruvida mi lecca il viso.

Nella camera entra un raggio di sole che trapela dalle finestre. Bradley continua ad alitarmi addosso ed attende di essere portato fuori, mentre mi alzo lui inizia a fare la spola tra la camera da letto e l’ingresso abbaiando. Gli infilo il collare e usciamo in direzione del laghetto dove puó scodinzolare felice e correre nell’erba.

Mentre passeggiamo ripenso agli anni della mia infanzia, ai profumi, ricordi, dettagli. Ripenso a mio padre, al nostro rapporto, a quando pensavo di fare una scelta che andava contro la sua volontà e avevo timore che il mio mondo si sgretolasse.

Ora che mio padre non sta bene mi rendo conto che alla fine ho sempre fatto di testa mia e a volte credo di averlo deluso. Ho anche capito che la grandezza di una persona non è nell’essere forte, ma dal corretto uso che ne fa della sua forza.

Ora lo penso con affetto, e sentirlo così fragile un pochino mi rattrista. Con gli occhi da bambina l’ho sempre visto invincibile invece con il passare degli anni mi rendo conto che nessuno è immune da fragilità e sofferenza.

Mio padre spesso mi ripete: “a bocce ferme sai come si è conclusa una partita”.

Quelle bocce così tanto amate anche dal mio caro nonno… quanto vorrei in questo momento essere ancora a bordo campo come quando da bambina ammiravo mio padre e mio nonno che si sfidavano ad una partita interminabile di bocce… io con le manine tremolanti per l’emozione ero l’addetta al primo tiro del mitico “boccino” penso che mio nonno lo chiamasse così perchè era una maccheronica traduzione dal suo mitico dialetto.

Sento mio nonno sempre al mio fianco anche se manca da moltissimi anni e sono sicura che sarà anche al fianco di mio padre per sostenerlo ed aiutarlo in questo cammino❤️

Arriva il momento che comunque vadano le cose bisogna andare avanti. Un nuovo inizio, nuovi luoghi, nuove speranze.

L’unica cosa da portare con noi è il ricordo dei momenti felici e ripensare sempre che quando abbiamo qualcuno nel cuore, non è mai scomparso per davvero. Puó ritornare da noi, anche nei momenti più improbabili ❤️

Ritornano i nostri angeli e ci regalo doni preziosi.

So che non posso mai essere sola, milioni di creature spirituali si muovono attorno a noi. Non usano le chiavi per entrare nelle nostre case, non hanno bisogno di indumenti ne di beni materiali, hanno solo il desiderio che noi siamo ad attenderli, ad ascoltarli tramite il nostro cuore e i nostri sogni ❤️

Con immensa gratitudine e affetto vi sono vicina ❤️

Prisca

Lascia un commento

Torna in alto